Ascolto sempre con interesse il racconto di come, gli artisti consacrati del bonsai di oggi, abbiano cominciato il loro percorso o per dirla alla giapponese la loro bonsai-do qualche decennio fa. Tanta oscura sperimentazione, qualche libro trafugato dal Giappone e molte pessime traduzioni di Kinbon, la mitica rivista giapponese, bibbia del bonsai.
Le prime riunioni e le prime mostre si sarebbero potute tenere dentro una cabina telefonica vista l’esiguità degli appassionati dell’epoca. Vi basti dare un’occhiata alle prime pubblicazioni di Bonsai & News o di Bonsai Italiano per rendersi conto del livello drammatico del bonsai degli albori in Italia.
La realtà attuale è molto diversa, gli appassionati sono ormai decine di migliaia; le scuole, sia quelle affermate e riconosciute dall’UBI (Unione Bonsaisti Italiani) che quelle improvvisate, sono sempre di più e non è strettamente necessario frequentare tutti gli eventi e tutti gli appuntamenti che si succedono continuamente ai quattro angoli del mondo per essere informati.
Dopo pochi minuti i réportage, i video e le foto di demo e piante esposte fanno il giro del mondo sui forum e sui social network, primi tra tutti Facebook e Twitter.
Il segnale che i forum si siano ritagliati un consistente ruolo nel bonsaismo in Italia (e nel mondo) è la massiccia discesa in campo degli irriducibili, e persino dei vecchi maestri, che poco o nulla hanno a che fare con l’informatica e col bonsai scritto invece che vissuto. Nessuno può permettersi di trascurare una risorsa così potente come il world wide web ed il bonsai non sfugge alla regola. Il treno del web è una potentissima macchina pubblicitaria e divulgativa, con molte fermate ma nessun ritardo. Chi arriva lungo non ha un altro treno da prendere. Rimane a terra. Ed infatti sono arrivati tutti.
I nostri forum sono quanto di meglio ci sia in giro per l’Europa, gli stranieri intervengono spesso ed i nostri maestri discutono dei loro alberi con gli utenti, li mettono a parte di tecniche sofisticate di coltivazione, di progettazione, di estetica. Siamo decisamente molto più fortunati di quanto lo siano stati loro. Abbiamo a disposizione una massa enorme di dati, foto, trattati di fitopatologia, tecniche avanzatissime di coltivazione, materiali biochimici sempre più all’avanguardia.
Sandro Segneri , presidente degli Istruttori IBS (Istruttori Bonsai e Suiseki) e grande artista bonsai, titolare della Bonsai Creativo Scuola ed Accademia addirittura tiene sul Forum di Napoli Bonsai una sezione in cui, ogni mese, una pianta di gran potenziale viene prima analizzata, sottoposta ad una valutazione estetica da parte di tutti gli utenti del forum ed a suon di fotografie e discussioni viene realizzata step by step.
Lo stesso forum ha collaudato il primo bonsai magazine, Bonsai and Suiseki Magazine, totalmente online ed in alta definizione, con contributi ad alto livello di istruttori e di chiunque abbia qualcosa di interessante da presentare. Una formula a basso costo, alta qualità e grande impatto mediatico, con cui presto le riviste cartacee storiche si troveranno a doversi confrontare.
Nessuno però pensi che sia sufficiente leggere qualche post o scrivere qualche thread su uno dei tanti forum accreditati per poter imparare a fare bonsai. I forum sono un ottimo strumento di confronto e di divulgazione che rimarrà però sempre a margine della vera essenza del bonsai. Quello che si fa ancora con le mani, la testa, il cuore ed un maestro accanto.
I FORUM BONSAI IN ITALIA
Kyriolexy 
Hai scritto un articolo chiaro e veritiero..complimenti Daniele.
Ciao ti sei scordato il secondo forum italiano per numero di utenti…
http://www.bonsai-italia.org/forum